ADAM WILD #9, #10 e #11 - Tre volte Adam!

Alle soglie del dodicesimo numero che chiuderà il primo anno della nuova serie di Giancarlo Manfredi...


Riecco, dopo la pausa estiva, gli Audaci con una nuova super (tripla!) recensione dell’amata serie di Gianfranco Manfredi, Adam Wild. Dopo il riuscito esperimento della scorsa volta (lo trovate qui!) riproviamo a mettere insieme gli avvenimenti delle ultime avventure dell’ironico e irresistibile esploratore: azione e divertimento non mancheranno di sicuro!



Andiamo con ordine.
Eravamo rimasti alla vendetta compiuta da Adam e Makibu, ne Il signore delle iene, ai danni del cattivissimo Osso, l’anziano capo villaggio che aveva ceduto il giovanissimo Makibu agli schiavisti.

I giovani leoni
Con il numero nove, I giovani leoni, ci addentriamo maggiormente nella parte politico–storica della serie. Qui Manfredi decide di mettere a nudo gli squallidi interessi delle compagnie inglesi (in questo caso quella ferroviaria) e di puntare i fari sulle disumane condizioni di lavoro dei poveri indiani (i coolies) costretti a lavorare per la gloria della madrepatria. Il motore della storia, in questo caso, è la presenza di enormi e famelici leoni che stanno aggredendo i poveri operai, sfruttati per la realizzazione della ferrovia. Beiman Shaitan, li chiamano i coolies: sono dèmoni o soltanto belve dalla stazza straordinaria avvezze all’odore del sangue e al gusto della carne umana che cercano soltanto di continuare a sopravvivere in un habitat che non è più il loro? Adam e il colonello Patterson (memorabile figura di militare, in perenne conflitto tra dovere e coscienza, dipinta da un Manfredi in stato di grazia) a loro modo riusciranno a risolvere la questione e a permettere la ripresa dei lavori.

I disegni di Massimo Cipriani sono splendidi, pulito il suo tratto. Su tutto, spiccano i volti della perfida ma affascinante Gertrude Winter la quale, in questo albo, si avvicina pericolosamente ad Adam e ci fornisce preziose informazioni sul loro passato insieme… Allievo prima e assistente poi del buon Andrea Cascioli (valido disegnatore di Nathan Never), Cipriani è al suo esordio in Bonelli e bisogna ammettere che Manfredi ha fatto bene a dargli fiducia.

Le notti di Mombasa
Le notti di Mombasa è senza dubbio l’albo più dinamico letto finora. È quello più rock’n’roll: quello dove si ride (diverse le macchiette comiche o tragicomiche), dove si usano le mani e i fucili e dove la lingua non teme di intraprendere strade poco auliche ma calzanti per l’occasione. Ancora una volta Lady Winter e il redivivo Frankie Frost tramano alle spalle di Adam per eliminarlo definitivamente. Ma qualcosa va per il verso storto e nello scontro finale Frost sembra avere la peggio ma siamo certi che non è affatto finita e che questo affascinante villain saprà ritornare sulla scena più incattivito che mai.
Ai disegni ritroviamo una vecchia conoscenza del mondo Bonelli: il bravo Giorgio Sommacal che avevamo imparato a conoscere sulle pagine della miniserie di successo ideata da Pasquale Ruju, Demian. Suoi sono, a nostro modestissimo parere, i disegni più belli dell’intera serie. Il suo tratto riconoscibilissimo è in grado di donare una caratterizzazione straordinaria che rende indimenticabili e personali i visi dei personaggi che in questa storia si incontrano per la prima volta (pensiamo al malcapitato comandante Dundee, al meschino gestore del locale distrutto da Adam, Mr. Hart e agli irresistibili artisti di cabaret Capitan Spaulding e Kamala). Notevolissimi anche i suoi sfondi e i paesaggi, tratteggiati con cura e sfumati a matita e lasciati senza china. Un lavoro davvero superbo! 



I dèmoni del Kilimanjaro

Con I dèmoni del Kilimanjaro Manfredi si cimenta una volta di più con il folklore nero, dando corpo a un’oscura storia incentrata completamente sui guardiani del monte più alto del continente africano. Illuminante, come sempre quando si tratta dell’autore anconetano di nascita ma milanese d’adozione, la sua pagina introduttiva, Safari. Qui il nostro ci prende per mano e ci accompagna in un viaggio nel cuore dell’Africa, tra i Wadarimba o Wakonyingo, i guardiani nani del sacro monte. Sacro perché l’irresistibile compagno (anzi, finanziatore!) di viaggio di Adam, conte Narciso Molfetta, ha ricevuto un ordine da uno zio cardinale: in cambio della somma necessaria alle sue imprese nel continente nero, dovrà scalare il Kilimanjaro e piantarci in vetta una bella croce…
Niente di più invitante per Adam e la sua nutrita squadra di compagni di vita: Amina, sempre splendida e altezzosa, i simpaticissimi Sam e Makibu (quest’ultimo esilarante nel suo completo polare!) e, ultimo ma non ultimo, il già citato conte, sempre più snob («Non ci si improvvisa arrampicatori», ammonisce gli altri!) ma davvero uno dei personaggi di Manfredi più riusciti di sempre! A far loro da guida per l’occasione troviamo il gigantesco e gagliardo Temba, membro di spicco della tribù dei Chagga.
Adam Wild, studio del personaggio di Damjan Stanich.

Alle matite (e solo a quelle, visto che le chine sono dell’altro esordiente in Bonelli – ma decisamente più conosciuto – Matteo Bussola) troviamo il talentuoso Damjan Stanich. Croato, classe ’81, dopo la collaborazione proprio con Bussola e Barbato per Davvero (sia on–line che cartaceo), approda in Bonelli e questo è il suo riuscito esordio.
Vi ricordiamo l’appuntamento con il dodicesimo numero della serie, L’arca, sempre scritto da Manfredi e disegnato dal grandissimo Paolo Raffaelli.
RolandoVeloci


Una tavola tratta dall'undicesimo albo: le matite di Damjan Stanich.


La stessa tavola dopo l'inchiostrazione di Matteo Bussola.




ADAM WILD: “I giovani leoni” 
NUMERO: 9
DATA: giugno 2015 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gianfranco Manfredi
DISEGNI E CHINE: Massimo Cipriani
COPERTINA: Darko Perovic











ADAM WILD: “Le notti di Mombasa” 
NUMERO: 10
DATA: luglio 2015 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gianfranco Manfredi
DISEGNI E CHINE: Giorgio Sommacal
COPERTINA: Darko Perovic










ADAM WILD: “I dèmoni del Kilimanjaro” 
NUMERO: 11
DATA: agosto 2015 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gianfranco Manfredi
DISEGNI: Damjan Stanich
CHINE: Matteo Bussola
COPERTINA: Darko Perovic

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