LUKAS #8 - Recensione

È la volta dei Troll…

Nello scorso numero il maestro di scrittura Michele Medda ci aveva deliziato con una storia, Lupi, in puro stile meddiano: melanconica, riflessiva, ricca di non detto, drammatica e disperata (proprio come i suoi protagonisti). Questa volta l’autore sardo ci spiazza presentandoci un albo decisamente meno oscuro e più votato al divertimento. Sì, non dobbiamo meravigliarci più di tanto di questo, visto che i protagonisti di questa storia – dopo vampiri, morti viventi, lupi mannari, ratti e topi giganti – sono proprio loro, i Troll del titolo!

[Attenzione: quanto segue non è spoiler-free, maneggiare con cura!]


Creature capricciose e imprevedibili per antonomasia, questi mostri di origine mitologica (precisamente nord europea) entrano all’improvviso nella vita di due personaggi: uno è la nostra splendida Zara, l’altro è Seymour, giovane nerd, introverso, senza vita sociale e con frequentazioni davvero poco raccomandabili.
In questo albo – grazie al segno potente e alle figure corpose di Werner Maresta – iniziamo ad approfondire la nostra conoscenza di uno degli uomini-chiave dell’intera saga, Fintz.
Poliziotto infaticabile e, a quanto pare, senza famiglia, è sulle tracce dell’assassino di Nicolic: gli unici indizi a sua disposizione sono l’ormai famigerato “uomo con il guanto” (il nostro Lukas) e i tabulati del telefono cellulare di Nicolic. Dallo studio attento di questi ultimi, rintraccia la dolce Bianca, la quale – una volta interrogata – non dice tutto quello che sa per proteggere sia Lukas che se stessa (non dimentichiamo quanto lei sia coinvolta nella storia dei ridestati…). Fintz e il suo collega Nyman, che non sembrano essere gli ultimi due arrivati, intuiscono che la bionda e bella pubblicitaria non ha detto loro proprio tutto circa la telefonata da lei effettuata al cellulare di Nicolic e decidono di pedinarla. Le indagini portano ovviamente al nostro Lukas: infatti, i due vengono visti insieme in un parco (in questo numero Bianca si mostra molto più vicina al nostro ridestato: tra i due c’è anche un timido bacio che lascia intuire quanto la donna si sia affezionata a lui).


Intanto il giovane Seyour, dopo aver ucciso – su istigazione dei suoi amici troll – la sua povera vecchia zia, si reca dalla polizia per denunciare la misteriosa scomparsa della sua tutrice. In seguito, suo malgrado e sempre con l’aiuto dei suoi fidati troll, è costretto a uccidere e a far sparire anche il suo vicino, il signor Boyle.
Lukas, nonostante sia chiaro (a se stesso e anche al lettore meno attento) il suo sentimento per Bianca, continua a frequentare Zara la quale cerca di fargli tornare la memoria raccontandogli di come lui si sia suicidato. Vinto dal rimorso per la fine tragica di sua moglie e di suo figlio, Jordan – è questo il vero nome di Lukas – si è buttato da un ponte ed è annegato. Poi Zara è riuscita a recuperare il corpo e a dargli una degna sepoltura per evitare che finisse nelle mani della nostra, terribile e amabile al tempo stesso, madame macabre, Wilda Belsen


Grazie alle preziose informazioni che un troll ingordo e simpaticissimo – Yke – fornisce a Zara in cambio di un’abbuffata luculliana, Lukas riesce a mettersi sulle tracce dei troll e arriva giusto in tempo a casa di Seymour per salvare Fintz dalle grinfie dei bestiali mostri (è chiaro che i troll temono i ridestati e che i loro due mondi si conoscono e si evitano il più possibile). Il dialogo finale tra Lukas e Fintz è davvero memorabile, con il poliziotto che deve ammettere a se stesso l’assurdità di quanto è successo sotto i suoi increduli occhi e sembra decidere di lasciar stare in pace Lukas e Bianca.
Ma sarà proprio così?! Per saperlo non dovete far altro che aspettare il 22 novembre prossimo quando in tutte le edicole troverete il n. 9 della serie, Zombie!
Noi Audaci siamo certi che ci sarà di che emozionarsi, e voi?!

RolandoVeloci

Illustrazione realizzata dall'ottimo Werner Maresta




LUKAS: “Troll” 
NUMERO: 8
DATA: Ottobre 2014
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Michele Medda

DISEGNI E CHINE: Werner Maresta
COPERTINA: Michele Benevento 
COLORAZIONE COPERTINA: Lorenzo De Felici





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