ORFANI #10

L'abisso della sofferenza umana
Con Cuori sull’abisso, il numero 10 di Orfani, entriamo nella parte finale della prima stagione (che, ricordiamo, terminerà con il dodicesimo episodio). La devastante lettura del numero precedente uscito a giugno, Freddo come lo spazio, ci aveva spalancato gli occhi e la mente: eravamo pronti a tutto e “tutto” è proprio quello che abbiamo trovato tra le pagine di questo albo.

[Se odiate gli spoiler, trasferitevi su Marte, oppure imparate a non accumulare arretrati! In ogni caso dovreste poter proseguire la lettura senza troppe conseguenze!]
Non ci sono alieni. Nakamura è stato ammazzato da Juno. La professoressa Juric è stata lasciata in vita da Ringo. La partita è finita del tutto per il barbuto Raul, suicida nel drammatico finale (da notare la prelibatezza grafica in terza pagina: Eremita non c’è più e gli Orfani sono tornati a essere quattro). Due sono i nodi rimasti irrisolti: la resa dei conti tra le due coppie, quelle formate da Jonas e Juno e da Ringo e Sam.
La prima metà dell’albo, quella dedicata al passato, vede inizialmente i nostri guerrieri (già belli grandicelli!) in vacanza quasi come una normale comitiva di giovani, ma l’apparente idillio è interrotto bruscamente dall’arrivo di Nakamura che intima ai cinque di partire per recuperare alcuni compagni rapiti da un gruppo di rivoltosi in Grecia (che dolore vedere quelle macerie, proprio lì… Piangi, Atene!). La missione si rivelerà più difficile del previsto e l’esito non sarà positivo e ciò incrinerà di molto i rapporti all’interno del gruppo (l’insofferenza di Ringo per le regole e l’immaturità e il desiderio di sangue di Sam formano un’accoppiata esplosiva!).
Nella seconda parte, invece, ci ritroviamo, come di consueto, catapultati nel caotico presente. Le prime 28 pagine (forse è un record assoluto!) vedono come indiscussi protagonisti (a parte una piccola comparsata di Juno in una tavola a pagina 69) la Mocciosa e il Pistolero che regolano, come meglio sanno, i loro conti in sospeso e, alla fine, di sospeso non ci sarà più nulla almeno per uno dei due. Ovviamente non vi anticipiamo nulla, ma sappiate che si piange…


Più soft (ma non per questo meno traumatico) il breve incontro tra Jonas e Juno: i due sposi, come paralizzati dalla drammaticità degli eventi, riescono a malapena a scambiarsi poche parole prima di andare ognuno per la sua strada.   



Recchioni ancora una volta ci regala un albo mozzafiato, di quelli da leggere alla velocità della luce, di quelli che alla fine ti lasciano un vuoto, di quelli che fanno male davvero… Il sangue cola a fiumi, metafora di fragilità umana…Tutto è labile, tutto può fermarsi in un qualsiasi momento e alla fine non è detto che ci sia qualcuno in piedi che possa tirar le somme di quello che è accaduto. Un massacro.
Se abbiamo potuto godere di una simile meraviglia è grazie alla matita del giovane (classe ‘81) Matteo Cremona. Nato a Como, esordisce come disegnatore nel 2003, per poi entrare a far parte dello staff della mitica serie di Bartoli e Recchioni, John Doe. Sempre con Recchioni collabora per David Murphy - 911 (miniserie in 4 numeri pubblicata dalla Panini). Il suo esordio in Bonelli avviene nel giugno del 2013 con il numero nove della serie de Le Storie, Mexican Standoff, per i testi di Diego Cajelli. Ma oltre all’eccelso lavoro del buon Matteo bisogna elogiare i preziosi e vividissimi colori a opera della sempre più brava Annalisa Leoni (alla sua terza prova su Orfani, dopo quelle dei primi due albi: il numero uno, Piccoli Spaventati Guerrieri, disegni di Emiliano Mammucari e il numero due, Non per odio ma per amore, disegni di Alessandro Bignamini).
Insomma, per noi Audaci tutti promossi a pieni voti! Voi che dite?

 RolandoVeloci









ORFANI: Cuori sull’abisso   
NUMERO:  10
DATA: Luglio 2014 
SERGIO BONELLI EDITORE 

COPERTINA: Massimo Carnevale
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni 
DISEGNI E CHINE: Matteo Cremona 

COLORI: Annalisa Leoni




La cover da infarto di Massimo "Mr. Coverman" Carnevale 
per il numero 11 (Tutti giù per terra), dal 14 Agosto in edicola!

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