BRENDON #93


Chiaverotti e l’Inferno in diretta
Non è certo una novità. Noi Audaci vogliamo bene a Claudio Chiaverotti, siamo legati alle sue storie, al suo modo di raccontare, al suo mondo fatto di incubi, bruschi risvegli, drammi, amori, morte, solitudine e febbrile insonnia.
 
Per chi è cresciuto a pane e Dylan Dog negli anni Novanta (a partire da quel capolavoro assoluto del mondo del fumetto che è stato - e continuerà ad essere - Il buio), Chiaverotti è IL punto di riferimento immancabile nel proprio immaginario onirico e non. Su questo non ci piove. E in tanti, non si è mai in troppi, chiedono a gran voce il ritorno del più grande autore delle prime annate della serie dylaniata (oltre al geniale Tiziano Sclavi): vedremo…
 

Intanto, il divo Claudio, sempre generoso con i comuni mortali, ha annunciato al mondo che il numero 100 di Brendon sarà disegnato dal signore delle ombre, l’ineffabile Corrado Roi (e l’ansia di leggerlo inizia ad arrivare…). Non solo: il suo nuovo progetto (una serie nuova di zecca) inizierà ad essere pubblicato nel 2015 e questa volta sarà un mensile (vai, Claudio! Tanto di dormire, non dormi! Almeno ci regali più storie, no?!).

Dopo queste brevi anticipazioni sul futuro del nostro autore preferito, torniamo a parlare del soldier of fortune (tanti saluti a David Coverdale!) raccontandovi questo altro splendido parto della mente buia di Chiaverotti, Canale inferno.
 
Una storia davvero particolare, quella di questo numero 93. Ambientata per una buona metà nella Londra dei giorni nostri e per l’altra metà nell’Inghilterra post-Grande Tenebra. Brendon, dopo essere stato ferito da un uomo sconvolto dalla disperazione, inizia ad avere incubi ricorrenti sia a occhi aperti sia di notte, incubi così reali che sembrano essere in grado di uccidere. Come lui, sembra soffrire di simili disturbi del sonno la splendida Holly, una ragazza dal passato difficile e dal presente incerto che ha lasciato il suo protettore e cerca il suo posto nel mondo. Nelle loro vite si insinua, come un serpente velenoso, una trasmissione della vecchia era – The Splatter Funny Stories trasmessa su un’inquietante canale Babel 6, che sembra trasmettere direttamente dagli abissi dell’inferno…

Ma come spesso accade nelle storie di Chiaverotti, la realtà supera la fantasia e i colpi di scena non si limiteranno alle ultime pagine dell’albo, ma ci faranno compagnia a partire dall’inizio sino alla fine, con tanti vecchi amici e nuovi nemici che popolano le pagine dell’epopea chiaverottiana (il dottor Emid Nox, lo stregone Es su tutti e i demoni animaleschi che tormentano le loro vittime su canale Babel 6).

Ai disegni un veterano assoluto della saga brendoniana, Cristiano Spadavecchia (del quale il sottoscritto Rolando si fregia di avere un disegno autografato, procuratogli dal Sommo Giuppo in quel di Lucca in anni passati e per il quale si gigioneggia parecchio ancora oggi…), autore dal tratto forte e corposo quando la storia è ambientata nel presente di Brendon e capace di una mezzatinta mozzafiato quando le vicende rievocano il passato a noi contemporaneo: da applausi ogni singola tavola.

Signori, che altro aggiungere? In piedi e applaudite. Grazie ancora una volta, Claudio. Ci rivediamo nei nostri sogni!

RolandoVeloci

Dal blog di Spadavecchia, uno sketch di tavola 15 di Brendon 93, 
seguito dalla tavola ripassata a china...

BRENDON #93 
Sergio Bonelli Editore, Ottobre/Novembre 2013  

Titolo: CANALE INFERNO 
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti 
Disegni e chine: Cristiano Spadavecchia 
Copertina: Massimo Rotundo 
Lettering: Riccardo Riboldi

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