NOBODY - "Il mio nome è...Nessuno"

Le Storie di Bilotta e Vitrano



Un capolavoro assoluto.
Non scopriamo certo noi Audaci il talento sconfinato di Alessandro Bilotta: classe ‘77, autore prolifico con un portfolio fumettistico di prim’ordine sia in patria (è autore delle opere Povero Pinocchio, Il dono nero, Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia–inventore e La dottrina), che all’estero, specie in Francia (Romano).
Forse il grande pubblico lo conosce più per la miniserie Valter Buio, per le sue storie su Dylan Dog e per il suo lavoro su Il Giornalino con la serie Corsari di classe Y.
Pochi mesi fa è uscita la sua Storia Bonelli, Il lato oscuro della luna (per i disegni di Matteo Mosca), che noi Audaci non abbiamo esitato a definire la migliore di quelle uscite fino a quel momento e forse l’albo più bello di questi ultimi anni.

Febbraio non è passato da molto, ed eccoci qui a recensire un’altra Storia Bonelli firmata sempre da Alessandro e l’entusiasmo non può che essere superiore alla recensione precedente, perché ci troviamo davanti a una storia davvero straordinaria!


A lungo annunciata come storia di mare, “Nobody” rapisce il lettore per l’epica drammaticità della trama e per la splendida realizzazione artistica (a opera del talentuoso Pietro Vitrano, classe ’73, al debutto in Bonelli). 

Un altro viaggio attende il protagonista bilottiano – dopo il viaggio astrale de “Il lato oscuro della luna” – questa volta per mare. E quando si affronta un viaggio in mare, in letteratura è d’obbligo rapportarsi a quello che è stato IL viaggio in mare per eccellenza, l’Odissea di Omero, che poi, a ben guardare, è più un viaggio alla ricerca di se stessi visto che il protagonista dice di chiamarsi Outis, cioè Nessuno (ma poi nel corso dei secoli si chiamerà anche Nemo o, appunto, Nobody).

Bilotta riesce nel miracolo letterario di inserire nella trama preziosi riferimenti alle storie di mare che ha amato e le rielabora insieme in un capolavoro di bravura postmoderna senza precedenti…

Come non pensare, aprendo l’albo e trovandosi immersi nel mare su di una barchetta a giocare a dadi con la morte, al Bergman de “Il Settimo Sigillo” e ai “Dialoghi con Leucò” di Pavese?
Ma non vogliamo dirvi troppo su questa storia che VA LETTA e pazienza se non riuscirete a cogliere tutti i riferimenti letterari che il nostro Bilotta ha disseminato lungo il percorso del protagonista, ma vi basti questo: ogni nome di luogo e di personaggio che leggerete ha un nobile antenato in letteratura!

 “Nobody” è la storia di un’ossessione che tiene in vita il protagonista e che diviene motore di tutta la serie di avventure che potrete leggere e vivere standovene comodamente seduti in poltrona: anche questo è il potere della letteratura! 

Il viaggio di Nobody, figlio del mare, è lungo e irto di insidie ma i veri pericoli non sono quelli che arrivano dalle profondità del mare, ma quelli che dimorano nell’abisso del suo io lacerato (che è appunto un NON-IO, un NESSUNO): il ricordo delle stagioni passate e l’ossessione di recuperarle dominano i pensieri del protagonista che agli occhi di chi lo conosce appare folle.

Ancora una volta siamo in debito con Bilotta per le emozioni che solo lui sa regalare e noi, nel nostro piccolo, ci auguriamo di avere suscitato in voi curiosità e interesse. Se, per caso, siamo riusciti a farvi venire voglia di rileggere o leggere per la prima volta l’“Odissea” di Omero, “Moby Dick” di Melville, “Lord Jim” di Conrad, “L’isola misteriosa” di Verne o il ciclo dei “Pirati della Malesia” di Salgari fatecelo sapere, così ci commuoveremo una volta di più… 
Storie del genere escono raramente, non perdetevela!
Rolandoveloci 




“Nobody”
SERIE: Le storie
NUMERO: 10
DATA: luglio 2013
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alessandro Bilotta
DISEGNI E CHINE: Pietro Vitrano
COPERTINA: Aldo Di Gennaro

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