NATHAN NEVER #258

Il lato nostalgico del futuro



Iniziare a recensire una serie mensile dal n. 258 è paradossale. Se la serie in questione è Nathan Never, però, un po’ più di senso c'è. A maggior ragione che questo episodio, ad opera dell'inedita coppia Ostini/Romeo, è una sorta di "nuovo inizio emotivo".


Partiamo dai mesi precedenti, però.
[Pericolo spoiler per chi non ha letto NN negli ultimi anni!!] La Guerra dei Mondi è stata lunga e devastante. Ci ha ridato un ritorno ad atmosfere accantonate da tempo, il rientro di Legs Weaver e la ricomparsa della balbuzie di Sigmund.
Un nuovo nemico all’orizzonte (Omega, degno anche nel nome di affrontare l’Agenzia Alfa). E un nuovo status quo. Che per stabilizzarsi ha dovuto aspettare qualche altro mese, tra segreti, virus e matrimoni.


Arriviamo così a questo numero, che è il primo dopo tanto tempo a non far parte di saghe o epiloghi vari. La cover di Sergio Giardo contiene già alcuni degli elementi chiave dell'episodio: il Giappone, la neve e Nathan Never che deve difendere una gentil fanciulla da un assalitore in agguato.


La donzella in questione è Kumiko, famosa violoncellista cui sono arrivate delle misteriose minacce sotto forma di Haiku (i brevi componimenti tipici giapponesi che danno il titolo all'albo). Il padre della ragazza si rivolge all'Agenzia Alfa, per cui il cavalleresco Nathan dovrà proteggere Kumiko da ogni minaccia sino al giorno del gran concerto. Per cui si reca a Nuova Tokyo e inizia un viaggio che sarà prevalentemente di tipo sentimentale.



Come soggetto può apparire semplice e a tratti non incredibile. Alberto Ostini (già ideatore di tutto il filone eurasiatico che attualmente appare sulla testata “Universo Alfa”) si conferma invece un maestro nel conferire alle proprie storie quel tocco di poesia, di delicatezza, di riflessività, che le rende dei piccoli gioielli.
Un’artista chiave di questo nuovo corso della serie (oltre al già citato copertinista Giardo) è Valentina Romeo, che disegna per la prima volta un albo completo (dopo aver disegnato una porzione dell’atipico n. 231 e buona parte del n.254; la disegnatrice tra l’altro ha all’attivo anche una storia breve per il Dylan Dog Color Fest n.6 e quest’anno realizzerà un altro racconto su testi di Ruju per il Gigante di Dylan Dog); un'ottima prova la sua, con il suo tratto robusto ma gentile, classico ma non datato.
Davvero efficace nella realizzazione generale, l'artista di Messina appare in costante crescita.



In chiusura, un numero in cui abbiamo l'occasione di riassaporare quella semplicità che contraddistingueva le prime avventure del malinconico Nathan e di fare il punto delle vicende amorose del nostro eroe (e ventun anni di vita editoriale son tanti).
E in queste novantaquattro tavole la "natura imperfetta" degli esseri umani che le popolano affiora sull'avventura pura e sull'intreccio, senza sforare nella banalità.
Giuseppe "Giuppo" Lamola






NATHAN NEVER

“Haiku”
SERIE: Nathan Never
NUMERO: 258
DATA: Novembre 2012
SERGIO BONELLI EDITORE


SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alberto Ostini
DISEGNI E CHINE: Val Romeo

COPERTINA: Sergio Giardo

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