il REBOOT DC

Piccole note e riflessioni 
sul recente rilancio dell’universo di Batman, Superman & co.


Analizziamo brevemente alcuni aspetti del recente rilancio di tutti gli albi della Dc Comics, rilancio traghettato in Italia dalle Edizioni RW – Lion che da alcuni mesi detengono i diritti della casa editrice statunitense.
Intanto i dati del rilancio. I nuovi numeri uno sono stati presentati in Italia con:
SETTE albi spillati: Batman, Superman, Justice League e Lanterna Verde presentati in edicola e fumetteria; Flash, Wonder Woman e Giovani Titani solo in fumetteria; in totale, contando 3 storie ad albo, questi presentano 21 dei 52 numeri uno con cui è ripartito l’universo Dc, quindi costituiscono quasi la metà dell’intero “reboot”.
A questi ci sono da aggiungere gli albi brossurati monografici (un po’ più costosi), che man mano presenteranno più numeri di singole serie come Batman & Robin, Birds of Prey, Animal Man ecc.
La Lion pubblicherà in pratica quasi tutte le nuove serie Dc, forse risparmiandoci solo alcuni albi dalle potenzialità minori (ad esempio non dovrebbero –speriamo- esserci piani per il prescindibile Deathstroke del dimenticabile Rob “A volte ritornano” Liefeld!).

Dal punto di vista narrativo, questi numeri 1 rappresentano un buon punto d'inizio per i nuovi lettori; attirati dalla ripartenza della numerazione, forse potranno constatare che il fumetto USA non è solo Marvel, non è solo Avengers, non è solo Spider-Man (senza nulla togliere, per carità) aprendosi ad un Universo narrativo ben più anziano (nel bene e nel male)…Proprio perché “più anziano”, era forse necessaria una rinfrescata, un reset che permettesse a chiunque di accostarsi “hic et nunc” a storie scritte da alcuni dei più pregevoli autori d’oltreoceano.


I 'vecchi' fans, intanto, non potranno fare a meno che riempirsi la testa di varie domande (attenzione: pericolo cattiverie gratuite!) come ad esempio:
  • In che razza di universo è ambientato questo nuovo manipolo di storie?
  • Questi archi di storie sono destinati ad avere un termine o sono 'illimitati' e costituiranno il nuovo status quo?
  • Andando sempre più sul pesante, codeste novelle lasceranno un indelebile solco nella storia della letteratura disegnata o costituiscono una mera operazione commerciale che lascerà conseguenze solo nei portafogli dei dirigenti della Warner Bros?
  • Quanto tempo manca prima che tutte le serie riprendano la vecchia numerazione e/o ripartano di nuovo daccapo ancora una volta (vedi quanto successo in Marvel con le recenti serie di Capitan America, Iron Man ecc.)?
  • Siamo, insomma, davvero di fronte alla nuova “Crisis on Infinite Earths” (epocale saga degli anni '80 che divise l’universo Dc in pre- e port-Crisis: per maggiori info consultare il “Dizionario del Giovane Audace e del Dc-Fan”)?
  • E infine, la Dc ha veramente un piano prestabilito per queste 52 serie o va un po’ “a tentativi”?
Siamo in sintonia col "The New York Times"
Quest’ultima (cattivissima?) domanda nasce dalle seguenti considerazioni:
1. L'assegnazione di alcune serie (poche, per fortuna) a team creativi un po’ improbabili (anche se a volte leggendo la suddetta serie si può venir piacevolmente smentiti) o le sceneggiature messe in mano a disegnatori un po’ inesperti nella scrittura (vogliamo bene all’amico George Perez!);
2. L’innegabile ritorno degli anni ’90 (Jim Lee, Rob Liefeld, Tony Daniel, Scott Lobdell & co.)
3. L'annunciata chiusura di alcune serie già dopo pochi mesi, prontamente rimpiazzate da altri titoli, in modo che il numero “resti sempre 52”: ma perché è un numero portafortuna o solo per non far vedere che alcune serie non sono riuscite ad ingranare?
Nonostante queste “cattiverie”, abbiamo avuto modo di leggere storie di livello altissimo, come quelle dell’universo di Batman e di Lanterna Verde, unite a storie davvero promettenti come quelle della Justice League, il Superman di Morrison, l’Aquaman, l’Hawkman e altre. Riusciranno le buone storie a prevalere su tutto? Dureranno?
Un solo numero è ancora molto/troppo poco per giudicare, vista anche l'abitudine dei comics USA a 'spalmare' le storie in tanti tanti albi. 
Ma, in chiusura, la domanda più importante forse è questa:
chi diavolo è quella donna incappucciata dall’aura rossa, già apparsa nell’episodio finale di “Flashpoint”, e che (in questo dimostrando creatività a coesione) gli autori hanno deciso di far apparire in una vignetta di OGNI SINGOLO NUMERO UNO? 

"Whooo are you, uh uh, uh uh"


Dagli States arrivano anticipazioni a riguardo, che noi non cogliamo preferendo seguire l’evolversi delle storie come presentateci in Italia….Ne sapremo di più in futuro.

Un’ultima annotazione riguardo la cura dell'edizione italiana: la Lion rispetto a chi l’ha preceduta, pare puntare molto sul rapporto coi lettori: introduzioni chiare anche per i neofiti e molto efficaci, piccoli approfondimenti sui background dei personaggi e sulle serie, 1 euro in meno sul prezzo di copertina dei numeri 1 come offerta lancio di tutti gli spillati (di cui alcuni già esauriti), poster componibili in regalo, promesse di pagine della posta su alcuni degli albi a venire. Insomma, il Leone sta crescendo, anche se ci aspettiamo di vedere albi con una qualità della carta e di stampa un po’ migliorata prima di apprezzare come si deve il suo ruggito.
Alla prossima!
Giuseppe "Giuppo" Lamola


E Vanto (si, l'Audace ignorante in materia DC) ne approfitta per dire la sua:



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